L'influenza dei social media e la pervasività del digitale stanno rivoluzionando il modo in cui le opinioni influenzano i processi di conoscenza e scelta delle persone, anche nei mercati B2B.
Secondo una ricerca condotta da Google in Europa, all’interno delle aziende ci sono sempre più interlocutori digitalmente competenti e il 40% di loro ha un'età compresa tra i 18 e 34 anni. Persone che non conoscono un mondo senza smartphone e sono inclini ad informarsi, effettuando ricerche autonome in rete, ascoltando le opinioni degli altri.
È per questo che nell’era "intelligente" è importante considerare la reputazione imprescindibile e valori come la trasparenza, l’autenticità e la fiducia, cruciali per costruire connessioni durevoli con i propri interlocutori.
Cos’è la reputazione?
Potremo definire “reputazione” quella sottile trama intessuta dall'interazione umana. Una sorta di valuta morale nel mercato della credibilità. Un'ombra che sta dietro di noi, testimone delle nostre azioni e delle nostre scelte. Un concetto che si posiziona oltre la superficie delle cose, rivelando la nostra essenza.
Nel contesto del business e del mercato, la reputazione assume un ruolo ancora più critico e strategico. È il pilastro su cui poggiano le relazioni commerciali, l'elemento che determina la fiducia dei clienti, la lealtà dei dipendenti e la percezione degli investitori. E in un mondo dominato dalla concorrenza e dalle informazioni, la reputazione diventa un fattore decisivo in grado di affermare o affondare un'azienda.
La filosofia della reputazione nel mondo degli affari ci ricorda che il successo a lungo termine è strettamente legato alla coerenza tra ciò che diciamo e ciò che facciamo, tra le promesse fatte e le azioni intraprese. È un richiamo costante alla responsabilità sociale dell’impresa, all'integrità etica e alla trasparenza nelle relazioni.
Il punto di vista del Marketing.
Una delle voci più autorevoli nel campo del marketing, Philip Kotler, ha sottolineato l'importanza della reputazione nelle sue opere più recenti. Kotler ha evidenziato come la reputazione di un brand condizioni direttamente il suo successo finanziario e il rapporto con gli interlocutori.
Mentre un altro guru del marketing, Seth Godin, ha enfatizzato l'importanza di mantenere una reputazione forte e positiva nel mercato odierno. Godin sostiene che, poiché le persone hanno infinte opzioni, tendono a fare affari con aziende di cui si fidano, premiando i brand con una reputazione all’altezza delle loro aspettative.
Il noto esperto di branding, David Aaker, suggerisce che le aziende dovrebbero adottare un approccio pro-attivo per gestire la propria reputazione, attivando una presenza attiva sui social media, rispondendo tempestivamente ai propri interlocutori e creando contenuti che riflettano realmente valori e mission.
Simon Sinek, famoso per il suo concetto di "Why", sostiene che le aziende, in primis, devono comunicare in modo chiaro e autentico il loro scopo e le loro motivazioni. Questo non solo aiuta a costruire fiducia, ma contribuisce anche a differenziare l'azienda dalla concorrenza, migliorando notevolmente il proprio potenziale competitivo.
Come si lavora per costruire la reputazione?
La reputazione è influenzata da innumerevoli fattori: il brand, l'azienda, le persone e molto altro. Volendo però soffermarci sull'aspetto marketing, è possibile fissare alcuni punti fermi.
Possedere un'identità e mantenere coerenza
Per prima cosa occorre una strategia di posizionamento ben direzionata, la definizione chiara dei propri valori e della personalità del brand, nonché intraprendere un percorso di comunicazione coerente di tali elementi attraverso l'utilizzo dei canali opportuni. La coerenza è essenziale per costruire fiducia e credibilità. Ed è per questo che l'immagine e i messaggi veicolati dovrebbero essere sempre allineati con la brand identity, evitando contraddizioni o ambiguità.
Veicolare contenuti all'altezza di promesse e aspettative
La creazione e diffusione di contenuti di qualità è un elemento chiave per presentare l'azienda come autorevole nel proprio settore. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso la pubblicazione di blog aziendali, white paper, video tutorial e piani editoriali con messaggi che catturino realmente l'interesse del pubblico di riferimento. Inoltre, attivando iniziative di Responsabilità Sociale d'Impresa (CSR), l'azienda dimostra impegno verso cause sociali, ambientali, etiche, consolidando ulteriormente la sua credibilità.
Coinvolgere la community e gestire dei feedback
Coinvolgere attivamente i clienti e la comunità è fondamentale per costruire una reputazione positiva. Monitorare e gestire i commenti online e le richieste delle persone è imprescindibile. Curare con tempestività la relazione con il proprio sistema d'interlocutori oggi è prioritario.
Costruire relazioni autentiche e trasparenti
Costruire relazioni solide con i pubblico, i media, gli influencer e gli altri stakeholder è fondamentale per accrescere la propria reputazione, ma è importante farlo con trasparenza e autenticità; ciò implica essere onesti riguardo a prodotti, servizi e pratiche aziendali.
Conclusioni
In un'epoca caratterizzata da una concorrenza feroce e da consumatori sempre più consapevoli, la reputazione di un brand è determinante, per questo il marketing moderno la considera prioritaria. Le strategie incentrate sulla creazione di contenuti autentici, trasparenti, che riescano a coinvolgere direttamente gli interlocutori, sono imprescindibili per risultare credibili e competitivi.